Educazione cinofila domiciliare; perché?


Premesso che la stragrande maggioranza dei problemi comportamentali del cane nasce da una gestione sbagliata del cane in casa e di questo, quasi sempre, il proprietario non ne è consapevole sino a quando il problema non emerge in modo evidente ed a volte anche spiacevole.

Una cosa sulla quale continuo ad insistere è che il processo educativo e relazionale con il proprio cane si deve iniziare dal preciso momento il cui il cane, ancora cucciolo e quindi ben predisposto ad apprendere, mette le proprie zampe in casa.

Infatti quelli che poi da adulto si trasformano in problemi comportamentali in realtà iniziano proprio in questa fase dove, il proprietario, involontariamente sbaglia l'approccio col cane trasmettendogli modelli comportamentali inadatti o non congrui con l'alterità del cane minando quella relazione ideale che sta alla base di ogni serena convivenza.

Il cane non può essere portato direttamente in un campo addestramento in quanto presenta problematiche comportamentali che si manifestano solo nell'ambito domestico, mente si riducono o svaniscono appena lo si porta in un campo.

Spesso, forse troppo spesso, il proprietario se rende conto che il proprio cane sta diventando ingestibile troppo tardi e, quando se ne rende conto, l'accesso al campo difficilmente riesce a risolvere il problema ma è necessario un primo percorso domiciliare.

L'educatore cinofilo infatti nella visita preliminare valuterà il cane, il rapporto del cane con il nucleo familiare e le reazioni che ne scaturiscono indicando al proprietario il percorso migliore e, se del caso, invitandolo a contattare un comportamentalista professionista qualora il problema si a di particolare gravità.

Infatti quando il cane presenta dei disturbi comportamentali la visita a domicilio è l'unica strada inizialmente percorribile; infatti osservare il cane nel suo ambiente domestico consente all'educatore di analizzare e verificare i comportamenti indesiderati che, in altri contesti ambientali diversi da quello abituale , non si manifesterebbero.

Una volta analizzato il comportamento del cane nel suo ambiente, valutate le reazioni agli stimoli e verificato il modello comunicazionale proprietario-cane sarà possibile determinare un percorso educativo personalizzato.

Una volta analizzato il comportamento in ambiente domestico, è fondamentale iniziare il percorso educativo principalmente nell'ambiente e nei luoghi abitualmente frequentati dal cane.

In questi ambienti, infatti, il cane conoscendoli perfettamente risulterà immensamente meno distratto da odori e da rumori che già conosce e che sono a lui familiari col risultato che potrà concentrarsi al meglio sulle richieste che proprietario ed educatore gli rivolgeranno.

Ragggiunti gli obiettivi prefissati si potrà iniziare col portare il cane in altri ambienti al fine di decontestualizzare ciò che ha appreso in ambito domiciliare e rafforzando lo standard comportamentale in ambienti per lui nuovi.

Vorrei però precisare che molte volte l'atteggiamento del cane, una volta fuori dal suo ambiente conosciuto, cambia radicalmente e ciò che abitualmente manifesta in casa non lo manifesta fuori assumendo comportamenti ed atteggiamenti totalmente differenti.

Il percorso da seguire, pertanto, dovrà essere progressivo e metodico al fine di migliorare la risposta comportamentale in qualsiasi ambiente il cane si trovi ovvero in ambienti affollati, rumorosi o ricchi di distrazioni.

Lo scopo primario di un educatore cinofilo chiamato a domicilio è quello di accedere all'ambito familiare analizzando il rapporto che si è instaurato tra il cane e TUTTO il gruppo familiare al fine di poter garantire ad ogni componente le corrette informazioni, conoscenze e competenze al fine di costruire una solida e corretta relazione con il cane; tutto con il preciso obiettivo di arrivare ad una soddisfacente soluzione del/dei problema/i.

 

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