Nato nel 2012 da un’idea del Dott. Aldo Violet e della Dott.ssa Susanna Coletto lo SCENT GAME® è uno sport che si avvale delle grandi capacità olfattive del cane in un divertente gioco di naso che si ispira all’attività altamente professionale dei cani da ricerca di sostanze (droghe, esplosivi, banconote), elaborandolo a fini sportivi e ludici.
Questo sport, incentivando nell’animale il lavoro di naso, oltre ad incanalare le enormi capacità olfattive in un’attività che uomo e cane possono fare insieme, può essere un completamento ideale per un programma di modificazione del comportamento. Impiegare un cane sulla ricerca di un odore, infatti, può aiutarlo nei problemi legati alla paura, all’ aggressività e in tutte quelle situazioni in cui il cane ha difficoltà di concentrazione.
Lo sport consiste nel riconoscimento degli odori di diverse sostanze e nella ricerca delle stesse all’interno di sequenze di scatole, di ambienti e di autovetture. Possono essere altresì organizzate Prove Speciali basate su ricerche o su odori particolari (es. ricerche su di sostanze su persone fra la folla, ricerche su valigie, ricerche di sostanze diverse ecc…).<
Tutti i cani hanno un buon naso! E’ quindi un’attività nella quale possono essere impiegati cani di tutte le razze e non, di tutte le taglie e di tutti i tipi, compresi i cani anziani e quelli portatori di handicap fisici. Per tutti sarà un’attività completa che comporta esercizio fisico e mentale.
Ma in cosa consiste, esattamente, lo sport? Nel simulare situazioni in cui il cane è chiamato a riconoscere un odore e poi rintracciarlo o tra tante persone, o entro sequenze di scatole, ambienti, autovetture… nel frattempo il conduttore – che tiene il cane con un guinzaglio lungo due metri minimo – non può parlare al quattro zampe (a parte il comando iniziale “piede” o “destra” e “sinistra”). Anzi: ogni indicazione o collaborazione sul target comporta una penalizzazione pari al mancato ritrovamento di ciò che si doveva cercare. Un nulla di fatto, in pratica. Penalità anche per le… pipì di marcatura, che qualunque sia il livello comporteranno 10 punti di penalizzazione in ambiente estero o addirittura 20 all’interno.<
Prima della gara, ogni cane deve superare il test di riconoscimento odori, per dimostrare di conoscere i tre odori usati poi in competizione e che sono essenze di finocchio, anice, garofano. Al cane vengono presentate 15 scatole identiche (nelle sessioni di gara le scatole sono 20) con una presa d’aria in alto. All’interno di una di esse c’è il tampone di cotone con l’essenza. Il cane deve individuarla e segnalarla al conduttore entro tre minuti al massimo. Questo attesterà che il cane conosce l’odore richiesto e non è stressato nel ricercarlo e individuarlo. Il benessere del cane è sempre fondamentale.
Una volta in gara, poi, tra le prove più avvincenti – oltre a quelle di obbedienza, della sequenza di scatole e, per i livelli più alti, della ricerca su veicolo – c’è quella di ricerca ambientale: magazzino, ufficio, stanza di una casa o spazio esterno vale tutto, purché il nascondiglio sia accessibile al cane anche a seconda della sua taglia e purché nell’area non ci siano altri odori che possano distrarre il nasone dall’obiettivo della ricerca. La segnalazione da parte del cane chiude la manche, che deve completarsi entro un massimo di tempo che va dai 5 ai 10 minuti a seconda del disciplinare specifico.
Come in ogni gara sportiva, l’antidoping potrà effettuare controlli a campione sia sui cani che sui loro conduttori. Ma l’assunzione di sostanze illecite non il solo motivo di possibile eliminazione. Tolleranza zero, infatti, per ogni atto brutale verso il cane proprio o altrui che comporterà la squalifica su due piedi. Eliminati dalla gara saranno poi i cani che dovessero ferirsi, o le cui condizioni fisiche dovessero apparire al giudice non compatibili per fare o continuare la gara.
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